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Playoff Mondiali 2026: per l’Italia semifinale con l’Irlanda del Nord. In finale attesa una tra Galles e Bosnia

Il sorteggio di Zurigo porta notizie incoraggianti per l’Italia. Dalla sede della FIFA è arrivato infatti un accoppiamento sulla carta favorevole per gli Azzurri, che il 26 marzo 2026 giocheranno la semifinale dei Playoff Mondiali davanti al proprio pubblico contro l’Irlanda del Nord. Un avversario che rievoca pagine amare della nostra storia calcistica — impossibile dimenticare l’esclusione dai Mondiali del 1958 — ma che, analizzando il livello delle squadre presenti nell’urna, era sicuramente tra gli ostacoli meno proibitivi.

Il cammino, però, non finisce qui. Se Donnarumma e compagni dovessero superare il primo scoglio, la finale del 31 marzo li metterà di fronte alla vincente del duello tra Galles e Bosnia ed Erzegovina. In questo caso, il sorteggio ha riservato una piccola insidia: l’eventuale atto decisivo si giocherà in trasferta. Una variabile da non sottovalutare, soprattutto considerando la tradizione del Galles nei Playoff e la solidità fisica della Bosnia.

Gli accoppiamenti dei Playoff Mondiali 2026 (26 marzo, ore 18 o 20:45)

 

La fase europea dei Playoff presenta diversi incroci equilibrati e alcuni autentici scontri diretti tra nazionali di pari livello. Di seguito il quadro completo delle semifinali:

  • Italia – Irlanda del Nord
  • Galles – Bosnia ed Erzegovina
  • Ucraina – Svezia
  • Polonia – Albania
  • Turchia – Romania
  • Slovacchia – Kosovo
  • Danimarca – Macedonia del Nord
  • Repubblica Ceca – Irlanda

Un percorso variegato che mette di fronte stili di gioco diversi e squadre che negli ultimi anni hanno attraversato fasi di crescita e declino, rendendo il tabellone particolarmente imprevedibile.

Le possibili finali (31 marzo, ore 18 o 20:45)

Per tutte le otto semifinali sono già stati sorteggiati anche gli abbinamenti delle finali, con vantaggi e svantaggi relativi legati al fattore campo. Ecco i possibili incroci:

  • Galles o Bosnia – Italia o Irlanda del Nord
  • Ucraina o Svezia – Polonia o Albania
  • Slovacchia o Kosovo – Turchia o Romania
  • Repubblica Ceca o Irlanda – Danimarca o Macedonia del Nord

L’Italia, inserita nel primo percorso, ha un quadro teoricamente alla portata ma tutt’altro che scontato: la gara secca, soprattutto fuori casa, non concede margini di errore. Serve concentrazione sin dall’inizio e una mentalità libera dai fantasmi del passato.